RISULTATI PROVE INVALSI A.S. 2011/2012

 

CLASSI TERZE
PROVA DI MATEMATICA 
 
Si illustrano di seguito i grafici relativi ai dati delle prove Invalsi di Matematica sostenute dagli alunni delle classi terze durante l'Esame di Stato 2011/12.
 
Il grafico 1 mostra le differenze dei punteggi medi dell'intera scuola rispetto ai punteggi medi della regione, dell'area geografica e dell'Italia. Il punto rosso rappresenta il punteggio medio nel gruppo di 200 scuole con background socio-economico-culturale più simile a quello della nostra scuola. Il dato della scuola (59 circa) è significativamente più alto del punteggio medio delle scuola considerate (punto rosso, circa 55), del punteggio riferito alla regione (circa 55), al Nord Est (53,5 circa) e all'italia (circa 49,5).
 
 
Il grafico 2 mostra le differenze dei punteggi medi tra i studenti della scuola rispetto il genere considerando il dato
regionale, quello del Nord Est e il dato nazionale. L'andamento dei punteggi è lo stesso sia nei maschi che nelle femmine: il dato dei maschi è di circa 61 contro valori, rispettivamente, di 57 (in regione, con un'ampia variabilità), 55,5 circa (Nord Est) e 51 circa ( in Italia). Nelle femmine il punteggio è stato di circa 57 mentre i dati della regione, nel Nord Est e in Italia sono stati, rispettivamente, di 53 (con un'ampia variabilità), circa 52 e circa 48.
 
 
Il grafico 3 riporta i risultati degli alunni considerando il loro percorso di studi; in particolare gli studenti della scuola, con un regolare percorso degli studi, hanno conseguito un punteggio (60) significativamente maggiore degli alunni del Friuli-Venezia Giulia (circa 57), del Nord Est (55) e dell'Italia (circa 51). Per quanto riguarda gli alunni che invece sono stati fermati nel loro percorso di studi, il punteggio della scuola (47 circa) è all'interno dell'intervallo della regione (da 41 a 49 circa) ed è superiore al punteggio del Nord Est (da 41 a 43) e dell'Italia (41 circa).
 
 
Il grafico 4 mostra i risultati degli studenti italiani e stranieri di prima generazione. Il punteggio degli italiani (59 circa) è superiore al punteggio della regione (56 circa), del Nord Est (54 circa) e del dato nazionale (50 circa). L'andamento dei dati per quanto riguarda gli alunni stranieri di prima generazione è lo stesso: il risultato degli studenti della scuola (54 circa) è migliore del dato regionale (intervallo da 45 a 49 circa), del dato del Nord Est (da 43 a 46) e del dato nazionale (44 circa).  
 
 
Il grafico 5  mostra i risultati dell'incidenza della variabilità TRA le classi e DENTRO le classi. Per quanto riguarda la variabilità TRA le classi, il dato della scuola è leggermente inferiore al dato nazionale (12% contro 13 % circa). La variabilità DENTRO le classi è leggermente superiore al dato nazionale (88% contro 87% circa)

 

 

Grafico 6: Confronto tra i dati della scuola, della regione, del Nord Est e dell'Italia nell'anno scolastico 2009/10, 2010/11 e 2011/12. Nell'anno scolastico 2009/10 il dato della scuola (57) era migliore del dato regionale (56,5 circa), di quello del Nord Est (55) e di quello nazionale (51). Nel 2010/11 il dato della scuola era all'interno dell'intervallo dei dati del FVG (63 contro un intervallo che andava da 60 a 65). Il dato della scuola era comunque migliore del risultato del Nord Est (61) e del risultato nazionale (56). Nell'ultimo anno (a.s. 2001/12), come già evidenziato nel Grafico 1, il dato della scuola è migliore della media delle 200 scuole considerate (59 contro 55), del risultato regionale (55), del Nord Est (53,5 circa) e di quello nazionale (49,5 circa). In conclusione quindi possiamo dire che il dato della scuola è stato migliore del dato regionale in due anni su tre, mentre in tutti e tre gli anni lo stesso dato è stato significativamente superiore al dato del Nord Est e al dato nazionale.
 
 
 

Il grafico 7 mette a confronto i dati relativi alle classi prime (a.s. 2009/10) con quelli delle classi terze (a.s. 2011/12) in ogni singolo ambito; i valori sono espressi come differenza in punti percentuali rispetto alla media italiana alla quale viene fatto corrispondere il valore di 0%. Dal grafico emerge che, su 3 dei 4 ambiti considerati, c'é stato un miglioramento rispetto alla media italiana; nell'ambito NUMERI si è passati dal 4% al 8%, in DATI E PREVISIONI da 8% a 11,4% mentre in RELAZIONI E FUNZIONI la percentuale è quasi raddoppiata (da 5,5% a 10,6%). Nell'ambito SPAZIO E FIGURE invece c'è stata una diminuzione in quanto si è passati da un percentuale del 10% (nelle classi prime) ad un valore pari al 8,7% (nelle classi terze).